Assistiamo a un momento cruciale per la democrazia in Turchia. Il radicamento dell'autoritarismo non deve essere sottovalutato. È fondamentale che ci uniamo nelle nostre voci per sostenere la giustizia e la libertà di espressione. Non possiamo permettere che il silenzio prevalga.
In Turchia migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro l’arresto del sindaco di Istanbul, Ekrem İmamoğlu. Un segnale di crescente repressione politica nel paese
İmamoğlu è stato arrestato pochi giorni prima delle primarie del CHP, il partito di opposizione, in cui era l’unico candidato. Avrebbe potuto sfidare l’AKP alle presidenziali del 2028
Ora è accusato di frode, estorsione e di legami con il PKK, il gruppo armato curdo considerato terrorista in Turchia. İmamoğlu è stato arrestato nel pieno di una stretta repressiva che ha coinvolto oppositori politici, giornalisti e imprenditori. Oltre 100 gli arresti
Dopo la detenzione di İmamoğlu, il governo ha imposto restrizioni a Istanbul: strade chiuse, trasporti limitati, social media oscurati. Ma questo non ha fermato le manifestazioni. La gente scende in strada gridando: “Erdoğan, dittatore!” e “İmamoğlu, non sei solo!”
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