Intendo come estremismo ben altro. Quello che offusca la visione della realtà per quella che è, che non fa essere obiettivi nel merito delle questioni.
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Il mio punto è proprio che non si può essere obiettivi nel merito delle questioni, né nelle decisioni di politica, né nelle questioni interpretative. Qual è il miglior modo obiettivo di allocare un milione di euro in politiche pubbliche? Qual è il modo obiettivo di valutare la questione migratoria?
Dipende tutto dalla propria scala di valori: qualcuno riterrà "naturale" e "di buon senso" ridurre le tasse con quel milione, e qualcuno riterrà "naturale" e "di buon senso" aumentare le risorse per la sanità.
Qualcuno riterrà "naturale" interpretare l'immigrazione come un problema culturale, qualcuno come un problema sociale, qualcuno come un problema economico, qualcuno come un problema geopolitico, e così via...
Quanto all'estremismo, bisognerebbe definire bene il concetto. Ho l'impressione che per i liberali di ora il pensiero dei socialisti della seconda metà del novecento come Olof Palme o Pietro Nenni sia estremista, dal momento che su quasi tutte le questioni erano più radicali di Schlein o Bonelli.
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