Pompei: la scoperta eccezionale di un nuovo complesso termale all’interno di una villa privata getta nuova luce sulla vita quotidiana dell'élite romana e sui drammatici momenti finali della città distrutta dal Vesuvio nel 79 DC.
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La struttura, parte di una sontuosa residenza emersa durante gli scavi degli ultimi due anni, rappresenta un esempio straordinario di architettura romana e lusso domestico dell'epoca.
Il complesso termale, caratterizzato da un livello di conservazione eccezionale, comprende una sequenza di ambienti che rispecchiano il sofisticato sistema di terme romano.
Si parte da uno spogliatoio dalle pareti rosso vivido con pavimento a mosaico e panche in pietra, ad un calidarium con sistema di riscaldamento, un tepidarium per i trattamenti con oli, e infine un maestoso frigidarium ornato da colonne rosse e affreschi raffiguranti atleti.
La piscina del frigidarium, elemento più spettacolare del complesso, poteva ospitare tra le venti e le trenta persone contemporaneamente, dove, in estate, ci si poteva sedere con i piedi in acqua, chiacchierando con gli amici, magari gustando un calice di vino.
La scoperta si inserisce in un contesto archeologico più ampio: l'intero isolato portato alla luce comprende anche una lavanderia e un panificio, e l'intero complesso apparteneva forse ad un unico facoltoso proprietario, Aulus Rustius Verus, influente politico pompeiano.
Ma la nuova campagna di scavi - la più estesa da una generazione - non rivela solo il lusso dell'élite romana. Due scheletri ritrovati nella residenza raccontano il lato tragico della storia di Pompei.
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