O meglio - esiste, ma è solo quella messa in pratica da individui che si pongono queste domande e capiscono la mascolinità tossica senza dover per forza essere queer o trans. La mascolinità tossica fa male soprattutto agli uomini stessi.
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Voglio essere uomo e vulnerabile, genuino, senza mai dover alzare la voce ma sapendo arrabbiarmi. Io sono anche le mie paure, il mio amore, la mia gioia, la mia creatività e il mio essere sciocco.
Voglio essere femminista ma non "simp" (o cmq per l'attenzione femminile), perché riconosco tutto il male che il patriarcato mi ha fatto e continua a farmi, così come alle mie amiche, sia uomini che donne.
Vorrei che ci fosse un'etichetta indossabile dagli uomini che si sentono "cis etero", ma non rappresentati e a proprio agio in una mascolinità che vuole essere violenta, potente, superiore. E una da un profondo significato politico.
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