Apeirogon è un romanzo sul conflitto israelo-palestinese che non è stato scritto né da un israeliano né da un palestinese, ma da un irlandese: già capite che si rischia di partire male. 🧵
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Ottima lettura, mai banale, senza essere mai gratuitamente drammatica, non suscita compassione, ma consapevolezza, curiosità, voglia di provare a capire (provarci, solo provarci...)
Inoltre Apeirogon ha due caratteristiche pericolosissime, soprattutto se applicate alla Palestina: è benintenzionato e ambizioso. Quando uscì, nel 2020, i critici si divisero abbastanza tra chi parlava di una grande operazione letteraria e chi sosteneva fosse pretenzioso e ingenuo.
Dopo che mi è stato consigliato molte volte in questi mesi (anche dagli ospiti di Globo), io l’ho trovato eccezionale. Apeirogon è la storia di Bassam, un uomo palestinese la cui figlia è stata uccisa da un soldato israeliano, e Rami, un uomo israeliano la cui figlia è stata uccisa da palestinesi.
I due esistono davvero, e sono amici e attivisti. Apeirogon prende la loro storia e la frantuma in un migliaio di ricordi, immagini, flashback, divagazioni, invenzioni, momenti di distrazione e di concentrazione dolorosa.
Bravo Eugenio, ne ho acquistate tre copie per Natale: una per me e due per degli amici, sono davvero curioso di leggerlo poiché i feedback che ho ricevuto sono tutti molto positivo.
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(Questo libro è consigliato tra i libri di Natale del Post https://www.ilpost.it/2024/12/05/regalo-natale-20-consigli-libri-post/).