«Le chiedo di avere pietà, signor presidente, dei nostri vicini i cui figli temono che i loro genitori verranno portati via» ha detto la vescova episcopale di Washington D.C., Mariann Edgar Budde, durante un discorso tenuto davanti a Donald Trump
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Il fatto che si chieda pietà a un uomo, per quanto potente, è decisamente problematico. Quelli che temo o la dittatura stanno già usando la lingua della dittatura.
E, a pensarci bene, è ancora più atroce il fatto che passi come normale la richiesta di pietà. Come se fossimo tornati alle monarchie medievali, dove al re, che poteva tutto, si poteva solo chiedere pietà. Nessuna legge, nessun diritto a cui appellarsi. Solo la pietà del despota. USA 2025. Terribile
Sì, forse la pietà presuppone la misericordia. Ma il punto è che non la chiede a Dio, ma al Presidente degli USA, a cui andrebbe chiesto di rispettare le leggi e non di essere misericordioso. La vita di milioni di persone decisa dalla misericordia di un uomo? Lo stato di diritto ridotto in macerie.
in questo contesto e in relazione alle altre parole pronunciate da Budde, credo sarebbe preferibile rendere "mercy" con "misericordia" e spiegare che parola "neighbors" richiama anche esplicitamente "love thy neighbours", ama il tuo prossimo
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(poi che sia tutto atroce sono ovviamente d'accordo)