2)..ivi compreso quello della gente,non solo per usare i treni,ma,in primis,per voler,pretendere il suo adeguamento agli standard quantomeno moderni e normali del servizio?..Perché non si è voluto/saputo cogliere l’occasione del PNNR per arrivarci?
Perché in Sardegna il treno viene usato solo da lavoratori e studenti pendolari. Non è mai stato visto come mezzo di trasporto alternativo, comodo, rapido e confortevole.
Già. Sono pochi i politici sardi (presidenti di regione, assessori e sindaci interessati) che si sono battuti per avere treni affidabili e competitivi.
Ho avuto modo di verificare la veridicità di quanto dici..e’ una questione che parte a livello culturale. Ovviamente a questo punto,ciò ha già comportato e comporterà il fatto che,con la transizione energetica che toccherà inevitabilmente i trasporti,la Sardegna resterà inevitabilmente al palo..
Con una infrastruttura interna (linea ferroviaria),che,di fatto e’ la medesima di quella di fine 2 guerra mondiale:non a doppio binario,priva di elettrificazione,è un miracolo che si mantengano certe tempistiche.La questione dei convogli non c’entra niente..Quale è stato l’interesse di tutti..1)
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