Pagamenti in bitcoin e comunicazioni criptate su Telegram: quelle “zone d’ombra” non erano solo metaforiche, ma luoghi reali per compiere azioni letali senza essere intercettati.
Dopo gli errori della strage di Bucha, dove le telecamere hanno permesso di identificare criminali russi, i servizi segreti russi hanno imparato la lezione: mappare le zone non sorvegliate.
È un salto di qualità nella strategia terroristica. Eludere tracciamenti, pianificare attentati e omicidi in Italia: la sicurezza nazionale è a rischio.
I due arresti sono solo la punta dell’iceberg. Decine di italiani tradiscono il Paese, vendendo informazioni alla Russia in cambio di denaro, criptovalute o altri benefici.
I servizi segreti russi proteggono e finanziano personaggi come Amedeo Avondet, propagandista premiato con un passaporto russo, e orchestrano attentati attribuendoli a estremisti locali.
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