Posizioni sicuramente condivisibili credo però altrettanto importante cominciare a trasmettere il significato di chi siamo e di che vogliamo, naturalmente non solo oggi ma anche e di più domani
Con una certa cautela. Perché - come forse regolato da qualche teorema di Logica o Dialettica politica che non conosco - a sinistra come a destra “ciò che non si è” unisce, mentre “ciò che si è” porta a lungo andare, approfondendo le questioni, qualche divisione. E gli oppositori poi ci marciano.
Il fatto che è ciò che non si vuole essere ad unire piuttosto che ciò che si vuole essere spiega la crisi della politica e non solo in Italia!
Dal negativo non può mai nascere nulla di positivo…
Rimanendo sul "filosofico" ho la sensazione che invece la miglior politica, quella che in libertà punta all'accordo al rialzo con tutti, si possa costruire partendo dalla condivisione di ciò che non si vuole essere, di ciò che non si vuole rappresentare, di ciò che non si vuol produrre. My 2 cents.
Ciò che non si vuol essere aiuta a ritrovarsi, a riconoscersi, ma ovviamente serve ciò che vogliamo, in positivo, per elaborare un progetto e costruire un'alternativa.
Le idee della sinistra tradizionale, socialdemocratica e liberaldemocratica, sono state travolte da trasformazioni profonde
Ad es. la globalizzazione e gli ulteriori sviluppi della rivoluzione informatica che consentono una sorveglianza e una manipolazione dell'opinione pubblica a livello pressoché planetario. La pressione migratoria, avvertita come un pericolo crescente. E altri fenomeni che impongono ai "progressisti"
una revisione radicale delle loro proposte sociali e civili. Qui mi fermo, perché temo che il processo includerà qualche "catastrofe" prima che a sinistra sorgano idee nuove e incisive. Che non saprei proprio delineare
Piuttosto questo: la sinistra non marcia mai sulle divisioni della destra. Perché? Atlantismo vs Putinismo, Regionalismo vs Nazionalismo, Industria vs Agricoltura vs Servizi...
Ho idea che la presa sull'elettorato sarebbe scarsa. Sugli immigrati, sulle tasse, sulla sicurezza e relative paure (più che altro indotte) linvece la Destra è sostanzialmente unita e in sintonia con larga parte dell'opinione pubblica
Se poi anche la destra la comunicasse sarebbe meglio: destruens solidarietà sociale, destruens giustizia, destruens clima... Ma, lo sappiamo, su ciò che “non sono” loro si tengono vaghi.
E "ciò che non vogliamo".
Non voglio la magistratura sottomessa al governo, non voglio demolire l'Unione Europea e gli organismi di cooperazione internazionale, non voglio lager che trattino i migranti in modo disumano ecc. ecc.
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Dal negativo non può mai nascere nulla di positivo…
Le idee della sinistra tradizionale, socialdemocratica e liberaldemocratica, sono state travolte da trasformazioni profonde
Non voglio la magistratura sottomessa al governo, non voglio demolire l'Unione Europea e gli organismi di cooperazione internazionale, non voglio lager che trattino i migranti in modo disumano ecc. ecc.