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setidicessi.bsky.social
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Vabbè, ciao. Ogni tanto passo a controllare che stiate bene.

Chissà come sarebbe toccarsi veramente. Lasciarci le nostre impronte sulla pelle. Stringersi un po' di più senza temere di spezzarsi ancora. Chissà se ogni tanto ci pensi. Te lo ricordi ancora, il mio odore?

Quando supereremo la paura di ferire e di essere feriti, sarà in quel momento che non potremo più fare a meno di noi.

[Somigli alla musica che ascolti, alle foto che scatti, al mondo in cui ti rifugi, alla paura da cui non scappi, ai sogni che non smetti, al cielo che insegui, a tutte le cose che ti fermi a guardare e che, mentre osservi, si sono già mescolate con te.]

La paura che finisca è a volte pari a quella che inizi.

Tesoro, una tazza di caffè non ti basta, e ci credo, chissà quante energie e quanto tempo hai speso a truccarti così bene appena sveglia. Ma sei in vestaglia o in accappatoio? (Oh, voi, che mi *equivalente di RT foto di splendide donne finte (?), ma perché?)

Ci sono giorni in cui vorresti solo sparire e svegliarti poi senza provare più nulla, ma non puoi dirlo a nessuno e ti convinci che forse un po' lo meriti, allora sopravvivi di stenti col cuore piccolo e la testa piena aspettando che succeda, che succeda di rinascere e brillare di nuovo.

Sono stanca. E per passarmi mi servirebbero una piccola tregua, il polpettone che faceva mia nonna, un bicchiere di vin brûlé e un ombrello fatto di carta di riso e canna di bambù.

Vorrei urlare ma mi sento afona.

Che poi, forse, lui è l'unico uomo da cui in questo momento mi farei abbracciare. Giusto un poco, eh. Un pò meno? Ok, va bene così.

Sei seduta da tanto tempo su una panchina, ad aspettare qualcuno. Nel mentre scrivi, guardi il paesaggio, ascolti musica... Ogni tanto guardi l'orologio e ti chiedi che fine abbia fatto quel qualcuno. Ma continui a fare le tue cose. Ad un tratto qualcun altro chiede "posso?", e tu, sticazzi. "Puoi".

Prima di andare via, bisognerebbe almeno innamorarsi.

E non so se sto smettendo lentamente di aspettare anche te, oppure se questa mia impazienza mi farà sempre andare via da chiunque. Maledetti tempi diversi.

Tavolozza per i pensieri.

Smettere di essere per forza di buonumore è liberatorio.

Momento depression.

E di te, non parlo mai. È vero. Chissà come mai. Di solito non parlo delle cose importanti. O di quelle che lo stanno diventando.

Oggi non funziona neanche il mare.

Piangi insieme a me Dimmi cosa cerchi

Che peccato, stasera, essere così bella e non avere i tuoi occhi addosso.