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Italian sociologist, sysadmin, translator, antifascist and Science Fiction writer 🚀
Costruisco mondi perché in questo non tornano i conti.
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This is revolting.
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Perché devo metterle giù o mi esplode la testa. Perché è INCREDIBILE.
Comunque vada a finire, questa per me è una gioia IMMENSA.
E in ogni caso ci riprovo finché non vinco, tiè! 😃
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Scrivo queste parole dopo aver aperto il mio profilo FB (cosa che faccio poco, la pagina di default è il feed) ed essermi trovato davanti il post evidenziato col link alla notizia perché... beh, perché mi sono uscite.
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a livello tecnico, che ho qualcosa da dire e finalmente ho capito con che voce dirlo.
Per questo essere in finale al Premio Urania Short è ancora, per me, scioccante, nonostante sia ragionevolmente certo che "Giro di giostra" sia ben architettato.
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Ho sentito di averla trovata solo quando ho scritto l'ultima parola di "Sarà per la prossima volta", che è uscito poi mooolto dopo su Il Magazzino dei Mondi n.2.
Solo da quel momento in poi sono riuscito a convincermi che sì, in una certa misura so il fatto mio anche se non sono un granché
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Matteo Ciccone. Non pensavo che qualcuno al di fuori della mia ristretta cerchia di amici avrebbe mai potuto provare più che un blando interesse per le mie cazzate fantascientifiche. D'altronde, fino a qualche anno fa, nemmeno avevo una "voce", un modo mio di scrivere che mi distinguesse.
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se non ti fai problemi, se non te ne assumi la responsabilità , ti meriti quel che ti capita.
Gente così è un uragano in una cristalleria, incurante dei danni che provoca e, per quanto mi concerne, mai e poi mai giustificata a lamentarsene.
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Che si possano fare scelte sbagliate anche pensandoci sopra è una tautologia.
Ma sei sempre tu ad avere il timone in mano. Sei tu che decidi cosa farci, con quei sentimenti, e se decidi di non rifletterci manco un istante,
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Nessuno ti ha costretto, hai fatto una scelta e cerchi di giustificarla spostandola sulla naturale impulsività dei sentimenti coem se fosse una forza esterna e irresistibile.
Non puoi farci niente se provi certe cose, sono d'accordo.
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No, non è andata così, cojone. Sei tu che ce l'hai fatta andare.
Senza parlare degli imbecilli che hanno tradito il partner e poi si sono giustificati con "boh, è successo". No, cocco, non è successo: lo hai fatto succedere.
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e se ne pente, non qualcuno che si sposa dopo sei mesi di frequentazione e se ne pente.Ho un ex amico che ha deciso di figliare con la prima che passava e si è condannato a una vita demmerda, piena di traumi evitabili per l'infante, soltanto perché desiderava tanto essere padre... ma "è andata così"
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eviterebbe tanta di quella sofferenza demenziale per sé e per gli altri che boh, io davvero non ci arrivo.
Capisco se uno decide d'impulso di comprare un gelato, non una casa - soprattutto se deve indebitarsi per farlo.
Capisco qualcuno che sale sulle montagne russe
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E invece.
Non sostengo che i sentimenti siano irrilevanti nelle scelte, eh, sia chiaro. Insieme ai valori, sono il motore dell'azione individuale. Ma un minimo di razionalità , la capacità di fare un passo indietro rispetto al totale coinvolgimento emotivo,
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causerebbe conseguenze importanti e terribili sulla nostra vita futura, dovrebbe essere una cosa comune nei cervelli adulti e pienamente sviluppati. Il controllo degli impulsi dovrebbe essere scontato dopo l'adolescenza, a meno di importanti problemi psichiatrici o psicologici.
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o una fredda macchina calcolatrice del tutto priva di umanità , empatia e spontaneità . Non siate ridicoli.
Il punto è che il rifiuto di intraprendere il comportamento che pensiamo ci farebbe stare bene nell'immediato perché, a pensarci un attimo,
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Se il vostro fetish è rovinarvi la vita chi vi dice niente, mica faccio kink shaming.
"Questo vuol dire diventare freddi e aridi?" mi chiederete, indignati.
No, non serve essere il signor Spock (che comunque le emozioni le aveva)
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Rimango sempre stupito di quanta gente non abbia mai nemmeno considerato l'idea, come se fosse un concetto alieno.
Cioè, per carità , va benissimo se volete mettervi nei guai, specialmente a lungo termine, esponendovi a conseguenze impreviste (ma prevedibili) e non desiderate.
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Non spoilero la risposta che mi sono dato, ma posso dirvi che è intricata, logicamente inattaccabile (almeno finora nessuno ha notato buchi) e incredibilmente "meta".
marzomarziano.it
#marzoMarziano
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La mia sensazione era che qualcosa di esterno a me mi impedisse di rimettermi alla tastiera, quindi mi sono messo a ragionare su cosa potesse essere.
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Quando l'ho messo giù ero in blocco dello scrittore da un mese e non riuscivo a uscirne in alcuna maniera, quindi ho deciso "vaffanculo, scriviamo di blocco dello scrittore!".
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Il protagonista è il più spudorato self-insert che mi sia mai capitato di mettere su carta, perché sono LETTERALMENTE io: l'autore di "Sarà per la prossima volta" (vedere Il Magazzino dei Mondi n.2, www.amazon.it/Magazzino-de...).