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E io non sapevo che la Vespucci avesse una gemella, di cui si perse ogni traccia dopo che Stalin la pretese come pagamento dei danni di guerra.
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Dopo la caduta del fascismo, si schierò a favore della monarchia nel giugno del 1946 ed è annoverato fra i massoni appartenenti alla Gran Loggia d’Italia.Sua l’idea di costruire due navi scuola della Marina Italiana: la Colombo e la Vespucci.
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Deciso fautore del coordinamento delle forze marine e aeronautiche che voleva indipendenti dall’esercito, si dimise per la seconda volta dal governo nel 1925 quando vide contrastata questa sua posizione.
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A parte la facile ironia, fu uomo notevole, che si distinse in battaglie e strategia, tanto da diventare ministro con il primo governo Mussolini, da cui si dimise per contrasti con quest’ultimo per la gestione di una crisi che avrebbe potuto compromettere i rapporti con la Gran Bretagna.
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Anche io. E ogni puntata è una cornucopia di fotografie perfette.
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Bien sur!
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Ma anche un pitale, se vogliamo :)
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Maestro Cristofaro probabilmente abitava in questa via di Palermo, a cui diede il nome. Come i nomi delle vie siano le parole scritte sulle pagine di una città è reso vivo da questi esempi di memorie di persone notevoli che restano per sempre dove hanno vissuto e operato, sotto forma del loro nome.
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Vi era il maestro di piazza che vigilava sui mercati e sulle merci, quello di strada che sovrintendeva la pulizia delle medesime, quello di zecca curava i dazi e così via.
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Ah! Allora non vale più, se dopo tutti questi anni non hanno una rete di assistenza non hanno attenuanti.
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Cinese? Ci sta, ma sarà sempre meno così. Ovvio che lo scotto da pagare è una rete d'assistenza più scarna, almeno all'inizio. Il fatto è che Tesla è come l'impero romano: ha pensato di essere invincibile. Come il suo capo del resto.
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Non l’avevo mai sentito!
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Deriva dall’atto del disegnare due profondi solchi incrociati su una lastra da stampa per invalidarla, evitando così che serva per produrre altre copie.
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Ogni volta che penso a Rubinstein mi torna in mente la moglie Nela che, dato che lui al mattino faticava ad alzarsi dal letto, suonava il piano sbagliando deliberatamente delle note, ben sapendo che lui non l'avrebbe sopportato e si sarebbe alzato per correggerla. Adorabili.
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Yes! I had him in my mind, I must confess :)
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Anche, sì. Si presta a tantissime interpretazioni, come tutte le opere d’arte.
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Manco io. Ok essere misurati ma si possono usare parole giuste, tipo “aggressione”, “bullismo”, “ego fragilissimi”.
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È un sottile gioco di provocazione. Praticamente li faccio solo per te 🤓
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Sta diventando il NYT a furia di cercare giri di parole.
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Sellerio
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Grazie ai mondi contenuti nei libri. Grazie ai libri e a quelli che li hanno scritti e li scrivono. Nella realtà (orrida, in questi tempi) si aprono ogni tanto porte che conducono altrove. I libri si aprono come porte: non è un caso.
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È un’immagine che non ci guarda neanche negli occhi, come se sotto la superficie dell’oceano ci fosse il nostro analogo che tenta di urlare o che, peggio, non dice niente. Ci guarda e lo guardiamo. E vediamo un abisso da cui non possiamo distogliere lo sguardo.
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Lem non racconta solo un mondo misterioso ma lo crea: con la teoria, con la religione, con i dialoghi e con il viaggio verso un pianeta che è un’origine del tutto. In esso ci si specchia, lo si teme, lo si odia, lo si combatte. E alla fine esso restituisce un’immagine muta di noi stessi.
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Ci sono anche lunghi e articolati dialoghi fra i protagonisti e di azione ce n’è in verità poca. Potrebbe trattarsi alla fine di un sogno (un capitolo si chiama proprio “I sogni”), potrebbe svolgersi tutto nella testa del protagonista eppure per tutte le pagine si è lassù con lui.
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La scienza solaristica potrebbe sembrare pleonastica e invece solidifica ancora di più la concretezza di quel mondo che resta misterioso fino alla fine. Più è impenetrabile, più è reale nella sua durezza e incomunicabilità.
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Parte fondante dell’architettura di quel libro è quindi la scienza degli studi su Solaris, che per Lem era un modo - credo - per rendere ancora più reale quel mondo. Che non esisteva solo nelle sue descrizioni ma nell’osservazioni di decadi di scienziati che l’avevano studiato.
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L’originale polacco si sofferma a lungo sugli studi solaristici e le scuole di pensiero che hanno studiato (studieranno, anzi) quel pianeta misterioso.
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Gaudenti ed eterei serafici angeli compongono nel terso e ceruleo ciel la scritta “Me ne compiaccio con l’animo leggero e leggiadro”, anche se vorrebbero comporre l’iscrizione “Cazzo, sì”.
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Completamente d’accordo. Ogni contesto ha un suo linguaggio. Se uso 15000 lemmi con un bambino sono solo stronzo.
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Verissimo, e che sono anche una delle parti più divertenti del linguaggio, che dimostrano quanto sia materia viva :)